venerdì 27 novembre 2015

tra dichiarazioni e fatti, la ciclabilità rimane sconosciuta, in Italia

Fantasioso Emendamento al DDL n. 1638 a firma del Sen. FILIPPI, di cui riporto integrale trascrizione:
Al comma 1, dopo lo lettera c), aggiungere la seguente:
            «c-bis) la definizione, nella classificazione dei veicoli, senza oneri a carico dello Stato e attraverso un'idonea tariffa per i proprietari:
                1) delle motoslitte, disciplinandone le caratteristiche costruttive e funzionali, nonché la circolazione con un apposito contrassegno identificativo, documenti di circolazione e di guida e l'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi;
                2) delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone, individuando criteri e modalità d'identificazione delle biciclette stesse nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale».


mi fa tornare in mente :
'io sono un politico, mentre faccio una carezza alla bimba, le rubo le caramelle' (libera cit. da "Caccia a Ottobre Rosso") ... io credo che nella testa del Sen. Filippi ci fosse questo pensiero, quando ha proposto questo emendamento:
'io sono un politico, mentre faccio un selfie coi ciclisti, già sto pensando di tassarli (e a farmi un pò di pubblicità).'


saluti,
@paolodeluca72

domenica 15 novembre 2015

Codice della strada: in Germania arriverà il rosso facoltativo per le bici?

originally posted on: http://www.rivistabc.com/codice-della-strada-in-germania-rosso-facoltativo-per-le-bici/

I tedeschi sono considerati i guardiani del rigore e custodi delle regole, ma per pedoni e ciclisti sarebbero pronti all’eccezione. Almeno così pensa il partito Die Linke, principale forza di sinistra all’opposizione del governo Merkel, che ha pronta una mozione da presentare in parlamento sul tema “Svolte e attraversamenti consentiti col semaforo rosso”, nella speranza che un codice stradale meno rigido aumenti il numero di ciclisti e pedoni.
La Germania – 81 milioni di abitanti – conta oltre 72 milioni di biciclette e un tedesco su cinque, secondo i dati del “Forsa Institute”, pedala in ufficio o a scuola ogni giorno. Ma l’idea di un semaforo verde costante, con ciclisti e pedoni che attraversano o svoltano a propria discrezione, non convince tutti. Da una parte i promotori sperano che la modifica del codice della strada incrementi la mobilità dolce nelle città, dall’altra i legislatori e la polizia evidenziano i rischi in termini di vite umane che l’approvazione della mozione comporterebbe.
Con l’attuale codice della strada tedesco, le multe a chi passa col rosso bastano a spiegare il perché in Germania le regole vengano prese sul serio: dai 5 euro per i pedoni fino ai 137 per i ciclisti, ai quali viene tolto anche un punto dalla patente di guida. A Berlino il totale delle multe date ai ciclisti soltanto in poco più di un anno, tra agosto 2014 e ottobre 2015 – riferisce qui un corrispondente tedesco del Wall Street Journal – ha toccato la considerevole cifra di 2,3 milioni di euro (di cui 370 mila sono quelle comminate dal nuovo corpo cittadino degli agenti di polizia in bicicletta), mentre i pedoni se la sono cavata, nello stesso periodo, con 7800 euro.
Eppure le preoccupazioni per la vita delle ciclisti non sono infondate: 396 ne sono morti in Germania nel 2014, con un drammatico incremento rispetto all’anno precedente del 12%; sempre secondo le statistiche ufficiali, quasi 78mila persone sono rimaste ferite in incidenti stradali, 6mila in più rispetto al 2013.
Modifiche bike-friendly al codice della strada sono state apportate di recente a Parigi, San Francisco e Basilea. Tutte misure che non intendono fare dei ciclisti una classe privilegiata del traffico, ma che mirano a una maggiore responsabilità sulle strade dove, secondo quanto abbiamo riportato del recente rapporto Aci-Istat, i più a rischio sono ciclisti e pedoni.

mercoledì 11 novembre 2015

Roma, epoca tronca, quel pasticciaccio brutto del blocco "a sorpresa" dei veicoli inquinanti

ebbene oggi stiamo esplorando nuove zone del ridicolo. alta pressione, il sole splende e infuoca questo Novembre più caldo di sempre. altro che "estate di San Martino, che bel calducccio che fa.."

Ebbene.
Il provvedimento di limitazione ai veicoli più inquinanti (stiamo parlando di salute pubblica, l'argomento più rilevante nell'agenda della amministrazione pubblica) dicevo, il provvedimento (dovrebbe) scattare per "automatismo, ogni volta che il livello di polveri sottili nell'aria sfora i limiti consentiti".
Però siccome è stato "comunicato con ritardo alla cittadinanza", allora non se ne fa niente.
AGGIORNAMENTO: dal giorno successivo il blocco è regolarmente in vigore, e pare che il funzionario che ha combinato il pasticcio sia stato "destinato ad altro incarico".. 
 

tranquilli, continuate pure a circolare con il vostro veicolo euro 0, vanno bene anche quei grossi camion con sbuffi neri, anche non revisionati. 
parola chiave: Ebbene.

Però domenica cambierà tutto, solo i veicoli ecologici, con 33 dico 33 esenzioni.

saluti
@paolodeluca72


p.s. notavo che dopo il cambio di sindaco, si usa l'espressione come rende noto 'il Campidoglio'; con Marino Sindaco i giornali nazionali avrebbero potuto titolare "come rende noto quell'incompetente, incapace del Sindaco Marino", prodezze del giornalismo d'inchiesta.